Circa 110 anni fa la prima immagine della mano fotografata ai raggi X da Roentgen. Da allora la radiologia si è evoluta, passando da analogica a digitale, e si è arricchita di strumenti che sfruttano nuove radiazioni quali gli ultrasuoni ed i campi magnetici.
Dallo stand di Experimenta 2006 ″L′immagine misteriosa″, la parola agli esperti Daniele Regge e Giuseppe Isolato.
Rosa Camoletto Pasin (Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino) descrive le vecchie e nuove tecnologie create dagli esseri umani ispirandosi alla natura. Enzo Maolucci (Scuola Universitaria Interfacolta´in Scienze Motorie di Torino) considera la tecnologia e l′insieme di tutte le opere umane come manifestazioni naturali.
Infatti molto di quello che non è ancora stato inventato è già nel mondo naturale, a portata delle nostre mani e del nostro cervello.
Internet ha scosso profondamente il mondo della musica in due aspetti essenziali: produzione e distribuzione.
Capiamo come e perchè in compagnia di Fabrizio Gargarone (Radio Flash di Torino) e Massimo Zaglio (TOP-IX di Torino).
Vediamo inoltre come fruiscono della musica i giovanissimi studenti che hanno visitato Experimenta 2006.
I ragazzi del D′Oria, all′interno del laboratorio cinematografico, hanno progettato e realizzato una serie di cortometraggi ricevendo premi e riconoscimenti in festival e partecipando a concorsi dedicati ai lavori video delle scuole, come il torinese Sottodiciottofilmfestiva
Sarà possibile in futuro utilizzare l′idrogeno come fonte di energia pulita? Esiste un modo pratico ed economico per produrlo ed immagazzinarlo? Guido Saracco del Politecnico di Torino illustra questa importante questione energetico-ambientale.
Come sempre non manca il parere dei visitatori dello stand di Experimenta 2006 ″H generation″ e delle scuole.
Nello stand ″Intorno al futuro″ di Experimenta, Roberto Saracco, Telecom Italia, parla delle tecnologie analogiche e digitali. In che cosa si differenziano? E′ possibile una loro convivenza? E′ proprio vero che l′analogico sta scomparendo?
A seguire il commento del pubblico sugli allestimenti interattivi dello stand.
Infine non possono mancare le simpatiche interviste alle scolaresche che documentano il rapporto tra i bambini e le ″tecnologie invisibili″.