In occasione della Fiera del Libro, School is cool ha incontrato il Liceo classico Ariosto di Ferrara, prima scuola fuori dal territorio piemontese protagonista del format. Il liceo ha avviato negli anni numerose sperimentazioni, tra cui “Galeotto fu il libro…”, un nuovo modo per introdurre e motivare i ragazzi alla lettura. Gli studenti del liceo organizzano incontri con autori italiani, i cui libri vengono presentati durante serate a tema introdotte e condotte dalla medesima classe.

Link utili: http://www.liceoariosto.it 

Se le parole se non fossero accompagnate dalla mimica, dalla gestualità e dalle vocalizzazioni, si presenterebbero ai nostri occhi come fredde e distaccate. Sì perché … è proprio grazie al linguaggio del nostro corpo che siamo in grado di arricchire ciò che intendiamo comunicare agli altri.
E poi quante volte abbiamo intuito l′umore di una persona a noi cara, anche solo osservandola?
Ecco che allora scopriamo come il verbale e il non verbale si accompagnano ed interagiscono tra loro, per rendere più chiaro ciò che noi intendiamo trasmettere ai nostri interlocutori. 

Nella puntata di oggi la squadra di Archimedia cercherà di esplorare le suggestioni dei mondi virtuali e le affascinanti storie che rendono i videogiochi un prodotto di intrattenimento molto interessante da diversi punti di vista.
Oggi, al timone del nostro viaggio nell′educomunicazione, abbiamo: Stefano Silvestri, caporareddatore di “The Games Machine” (www.tgmoline.it) e Luca Milani, ricercatore in Psicologia dello sviluppo alll′Università Cattolica di Milano e collaboratore del Crti (Centro Ricerche sulle Tecnologie dell′Istruzione), presso lo stesso ateneo (www.unicat.it). 

E′ in arrivo, tutta da gustare, un′esplorazione delle diverse tappe toccate da Archimedia nel corso del nostro viaggio all′insegna dell′educomunicazione.
Ebbene sì! State per assistere ad alcuni dei momenti più significativi che ci hanno visti protagonisti:
dagli studi di ENARMONIA alla MELEVISIONE, in compagnia di Guido Ruffa. In più, un estratto dall′intervista ad Alessandro Perissinotto, che parla della violenza dei media. In chiusura, ancora delle immagini per ricordare la Torino olimpica del febbraio 2006.
Ma non finisce qui! Dopo questo excursus nel passato, abbiamo per voi alcune anticipazioni su ciò che vi regaleremo a partire da settembre (perchè noi di Archimedia, anche sotto l′ombrellone, lavoreremo per voi...). 

In che modo i media contribuiscono a formare l′identità delle persone? Come la televisione o il cinema possono essere utilizzati a fini educativi, narrando storie di vita, facendo emergere le fragilità, le diversità e i valori comuni che legano gli individui della società? La sociologa Maria Helena Granada e il documentarista Paolo Coletta ci parleranno, a tal proposito, di videoritratti. Attraverso quali modalità un effettista speciale del trucco modifica l′aspetto di un attore? Il laboratorio di Michele Guaschino ci illustrerà i segreti che si celano dietro il mondo del make up cinematografico.
 

La terza puntata di Archimedia tenta di fare luce sulla capacità di ascolto della musica, interrogandosi su come le nuove tecnologie possano favorire l′apprendimento dei linguaggi musicali. Ci chiederemo come nascono e si sviluppano i gusti dei ragazzi, domandando ai nostri ospiti se la capacità di ascolto possa aiutarci nella comunicazione e nel rapporto con gli altri. I compagni di viaggio che ci aiuteranno ad approfondire la tematica di oggi sono la dott.sa Cristina Protti, la prof.ssa Maria Teresa Titli e il compositore Luigi Giachino. 

In televisione se ne vedono di tutti i colori: scontri verbali, immagini violente, volgarità di ogni tipo, spesso spiate da telecamere nascoste.
Ma è giusto o non è giusto far vedere come si muore davanti alle telecamere?
È giusto o non è giusto far vedere una top model mentre sniffa cocaina?
È giusto o non è giusto mostrare un kamikaze che si fa esplodere in un ristorante?
A questo e altri interrogativi Archimedia tenterà di trovare una risposta. 

I media, e in particolare la TV, tendono spesso a fornire modelli distorti della realtà attraverso i giornali, la pubblicità, i telefilm e i reality show: pensiamo alla violenza più o meno manifesta, al travisamento dei messaggi e alla continua disinformazione.
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che cercheremo di approfondire in questa puntata di Archimedia. 

I media, e in particolare la TV, tendono spesso a fornire modelli distorti della realtà attraverso i giornali, la pubblicità, i telefilm e i reality show: pensiamo alla violenza più o meno manifesta, al travisamento dei messaggi e alla continua disinformazione.
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che cercheremo di approfondire in questa puntata di Archimedia.